electrica /ecosi'stɛma/ indaga la relazione tra corpi vegetali, umani e tecnologici attraverso l'elettricità che scorre dentro e fuori di loro, utilizzando i linguaggi della musica elettronica live, della danza contemporanea e della biodata sonification.
L'indagine affonda le sue radici teoriche nel terreno dell'eco-transfemminismo, nelle pratiche queer di mescolanza tra specie compagne e nel concetto di kinship che la biologa Donna Haraway esprime nel suo saggio Chthulucene: Sopravvivere su un pianeta infetto (2019, NOT Nero Editions).
L'indagine parte dall'utilizzo di un dispositivo open source, chiamato Midi Sprout che, se collegato alle foglie di una pianta, tramite due elettrodi è in grado di recepire gli impulsi elettrici emessi dalla pianta stessa (biodata) e di trasformarli in segnali Midi. Tali segnali vengono trasformati in note o segnali di controllo (sonification) ed elaborati live da lə sound artist che crea la traccia sonora. Il corpo, influenzato dal campo elettrico delle piante e attraversato dal suono, lascia emergere il movimento, la danza e così, a sua volta altera il proprio campo energetico/elettrico, influenzando l'emissione di impulsi da parte delle piante. A partire da questo primo meccanismo circolare di entanglement, il lavoro ne sviluppa altri ed indaga le potenzialità della relazione.
electrica /ecosi'stɛma/ è uno spazio-tempo sospeso e indefinito che vede la compresenza di corpi visibili, quelli umani, vegetali e tecnologici e di corpi invisibili, quelli sonori, energetici, e vibrazionali.
electrica /ecosi'stɛma/ attinge dal mondo del Rito e si slancia verso un Futuro Possibile.
Un progetto di Flavia Zaganelli sviluppato in collaborazione con Ceci Stuck
Corpo vegetale
Monstera Deliciosa, Ficus Lyrata, Ficus Elastica
Corpo tecnologico
Sintetizzatore analogico, Biodata sonification Device, MacBook, Ableton Live
Corpo umano
Flavia Zaganelli (concept, ricerca, creazione, danza)
Ceci Stuck (ricerca e suono)
Fabrizio Piro (disegno luci)
Silvia Piantini (costumi)
Progetto realizzato con il sostegno di Lavanderia a Vapore e Piemonte dal Vivo nell’ambito del progetto residenze coreografiche Lavanderia a Vapore , Corniolo Art Platform, Bando Abitante - Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e di Fondazione CR Firenze.
Supportato da Santarcangelo Festival, P.I.A. Palazzina Indiano Arte, DAS Dispositivo Arti Sperimentali, Paleotto 11 e Fienile Fluò/Crexida con il sostegno di h(abita)t – Rete di Spazi per la Danza.
Accessibilità
La performance è disponibile anche in una versione accessibile a diversi tipi di pubblici (persone ipovedenti e persone con neurodivergenze) grazie alla collaborazione con Al Di Qua Artists, nelle figure di Giuseppe Comuniello, Camilla Guarino ed Elia Colovan.
RASSEGNA STAMPA
Il progetto ha debuttato il 25 febbraio 2023 allo Spazio Kor (Asti) all'interno della stagione NODO PIANO curata da Chiara Bersani e Giulia Traversi.
Di seguito, è riportata una rassegna stampa selezionata:
Quando i corpi si incontrano e suonano
LA STAMPA di Asti, 25 febbraio 2023, Carlo Francesco Conti
"...In altre parole, unite la 3ª legge di Clarke («Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia») e lo sciamanesimo digitale del «Manifesto cyborg» di Donna Haraway ed entrerete nella dimensione di «electrica /ecosi’stεma/», dove corpi vegetali, umani e tecnologici interagiscono grazie a vibrazioni muscolari, riverberi sonori, energie clorofilliane e impulsi elettrici captati da sensori...."
LA STAMPA di Asti, 28 febbraio 2023, Carlo Francesco Conti
"...la presenza delle tre piante disposte diagonalmente sulla scena fa dello spettacolo un’opera post-umana in cui, sia pure tramite l’intervento umano, viene riservato un ruolo importante ad altri esseri senzienti di differente natura. Il risultato è coinvolgente, il sapore è quello delle scoperte, delle esplorazioni di territori poco noti..."
Vegetale, tecnologico, umano. L’indagine a tre livelli di Flavia Zaganelli e Cecilia Stacchiotti
Blog di Lavanderia a Vapore, 24 febbraio 2023, Matteo Tamborrino.